lunedì 4 luglio 2011

NON PIANGI MIA MAMMA!COSI E MIO DESTINO!

Per l onore di tutti i giovani morti nel mare per realizzare un sogno e migliorare la vita e cercare la furtuna ma non hanno avuto un altra scelta o chanse per racontare la loro soferensa dentro il mare per i loro famiglie ,sono andati sensa tornare ni anche sensa salutare nessuno.e io parlo al loro posto e dico per oggni famiglia chi ha perso una persona dei loro famiglie nel mare in qualsaisi modo si chiama sempre sofrire della morte di un parente nel mare .dico cosi :sono dentro le onde chi mi fanno girare,il mare mi ha portato via e di seguro non torno non torno mamma,ma ti prego non deminticatimi di seguro mi mancati miei fratelli lacciarvi cosi e troppo duro ma ricordatemi sempre,quando fatte una fiesta la mia anima sara felicie di stare atorno di voi ma per favore non piangivate a causa mia sara gia deficile stare vicino a voi sensa parlarvi o toccarti mia mamma e dirti scusa mi mia mamma perche ti ho fatto sofrire sia quando sono nella vita e doppo anche la mia morte,le onde mi fanno girare di seguro e il fino non turno,ho studiato fino quando miei cappelli sono deventati biancchi dello studio e non vedo nessun futuro vado di la mi buttano fuori e torno di la mi buttano fuori anche loro ,ho perso l aragione e la speransa non ho un altra scelta solo il mare,non piangi mia mamma tuoi laccrimi contano piu da me non voglio vederti trista e cosi mio destino anche la terra mi ha rifiutato e mio destino e essere roba da mangiare per il pesce .

2 commenti:

  1. Dev'essere la "Terra desolata" di Eliot.
    La tua dev'essere la versione marocchina.
    Così sta scritto:

    "Fleba il fenicio, morto da 15 giorni,
    dimenticò il grido dei gabbiani e il flutto profondo del mare.
    E il guadagno e la perdita.
    Una corrente sottomarina gli spolpò le ossa in sussurri, mentre affiorava e affondava.
    Traversò gli stadi della maturità e della gioventù.
    entrando nei gorghi.
    Gentile o Giudeo.
    O tu che volgi la ruota e guardi nella direzione del vento
    Pensa a Fleba, che un tempo è stato bello e ben fatto al pari di te.

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  2. Commentare un simile racconto mi è quasi impossibile, solo se penso che è la pure e sacrosanta verità.
    Tomaso

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