martedì 8 giugno 2010

ALCATRAZ

Questo e il nome di un grande carccere o gallera in mondo,dentro questo nome c e tanta gente chi sofferono e ci sono quelli chi sono li per una culpa da verò e quelli chi ci sono sensa sapere per che cosa sono li e in tutti i carccere del mondo,come e duro chi uno sarà in gallera sensa una causa e sensa farlo capire,prima deventa come un pallone fra li mani della polizia e i loro domande chi non finiscono mai e doppo il tribunale e le sguarde di gente chi ti danno la culpa sensa darti il tempo per defindersi anche li piu vicini ,l unità deventa la tua amica e la solitùdine del carccere ma e cosi la legge non guarda la persona ma guarda solo le documente ,va bene perche nostro mondo sensa la legge deventa un foreste il grande mangia il piccolo,la grande sofferensa per quelli gente li e guando escono del carccere anche si il tribunale deciva chi sono liberi e che non hanno culpa di niente le sguarde di gente non cambiano mai e ni anche il dispiace della polizia o il tribunale non cambiano mai ormai la sua foto e non e chiara come prima,da soli chi sanno come quella sofferensa perche uno chi ha la mano in fuocco non e come uno chi ha un amano in acqua,nessuno si fidà di uno chi e stato in gallera anche si non ha fatto nulla nessuno non pò darlo il lavoro come fanno questi gente ad andare in avanti con la vita,non dobbiamo pensare cosi tutti siamo uomeni e tutti sbagliamo e tutti abbiamo bisogno di un amano e di un altra occasiòne e perche non,perche doppo quel punto li di sofferensa si po cambiare al miglio e anche capire la vita di piu non c e nessuno di noi sensa una culpa e non c e uno chi non sbaglia .a me non mi piace tanto i gente chi non sbagliano ma sbagliare sensa sapere non sapere e sbagliare,IL CORANO e LA BIBBIA hanno ditto chi non ha una culpa e lancia la sua piètra qui forse cosi si non sbaglio.ma quello che piu peggio di questo si uno e un pregioniere di suoi stessa non va bene cosi ,basta chi nostro mondo e un grande carccere.un grande saluto per tutti gente chi sono in gallera nel mondo e vi dico mio cuore con voi e che dio vi da la pasienza e pensate chi nella vita c e sempre una speransa e chi ci sono sempre gente chi sono pronti di vi dare un amano si volete cambiare al miglio perche quello e importante.

17 commenti:

  1. La vita è fatta così, le opportunità sono quelle che ci capitano e spesso non ce ne sono altre. Chi ha le gambe può camminare e chi ha braccia può nuotare. Un chicco di grano cade nella buona terra e da una piante rigogliosa e suo fratello finisce su una pietra e muore. La vita e la morte sono sempre vicine di un soffio. Una respira, l'altra no.

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  2. Quando la legge ha un dubbio la gente ne ha due

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  3. il mondo è fatto di carcerati e carcerieri, comunque vada o si è l'uno o si è l'altro.

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  4. Devi stare attenta a dire "chi non ha colpa scagli la prima pietra". Se capita che ti passa vicino Berlusconi, ti lancia tante di quelle pietre che ti basta comprare il terreno e la casa te la fa su lui a forza di tirartene. In tutti i processi che è stato coinvolto ha sempre detto "Non io, non ho colpe, non ho mai fatto niente di male o di sbagliato" ...
    In galera ci vanno, ci restano, ci marciscono solo poveri. I ricchi pagano un povero, comprano la sua libertà e in carcere non ci vanno mai. La legge è sempre quella del più forte, o del più astuto, o del più ricco, mai del più giusto (ammesso possa esserci un giusto, un più giusto e un meno giusto).
    Ci raccontano del regno dei cieli per darci una speranza e farci mantenere la calma, ma sono sicuro che quando trapasserò sulla mia sedia ci avrà già messo il cappello uno che ne ha già due sue. il mio cammello sarà munto da un'altro e la mia vergine sarà al negozio a prendersi una confezione cinese di finta verginità.

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  5. grazie, adesso ho capito perchè le carceri di Roma sono della Madonna (Regina Coeli) e quelle di Milano di San Vittore.
    andare in carcere dev'essere la Vittoria dei Cieli su questa terra, un anticipo sulle pene dell'inferno.
    Per chi ha la fortuna di finire in manette a Napoli c'è la poltrona già pronta, il Poggioreale.
    L'Ucciardone di Palermo sembrerebbe una nota fuori dal rigo, ma deriva da "U chardon" perchè un tempo i campi dove poi sorse il carcere erano coltivati a cardo Mariano (ottimo contro il mal di fegato) praticamente un segno del destino Divino.
    Se non c'è la Madonna c'è dentro San Giuseppe & Co.

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  6. Alcatraz... Mi da alla mente "fuga da alcatraz" il film... Concordo con l'utente che dice che quando la legge ha un dubbio la gente ne ha due...

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  7. Non fasciamoci i piedi per nulla. Non dobbiamo per forza essere fachiri che camminano sul fuoco con calze ignifughe. Fra un po' cominceranno i mondiali (di calcio ovviamente) e come si suol dire allo stadio "Chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori". Ennesima sanatoria per tutti e se ci piazzeremo (con le pessime premesse della partenza) potranno anche raddoppiarci le tasse.
    Il calcio è una medicina che sana tutto. Sia il crak dell'economia sia il rutto continuo del pozzo della BP.

    P.S. n°1
    Ma ve lo immaginate un tubo in verticale nel mare di un chilometro e mezzo con le maree e gli tsunami che ci sono in giro???
    ma chi è che da questi permessi?
    E voglio vedere il primo supergrattacielo schiantarsi al suolo. In GALEERAAA li devono mettere tutti!!!!

    P.S. n°2
    certo che quel Waka Waka che canta Sahkira è veramente coinvolgente, può oscurare persino la crisi Israeliano Palestinese.

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  8. delle volte si è in carcere anche a casa o al lavoro. delle volte si vorrebbe quel carcere e non lo si ha.
    Come dice il detto "c'è chi ha il pane e chi ha acqua, farina e lievito, ma non vuole impastarli perchè non decide se mettere sale o zucchero.

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  9. il matrimonio è il carcere peggiore che conosca. E' un ergastolo, anzi no, è galera a vita. vorrei dare una sberla ad un vigile per farmi un mese di ferie al fresco lontano da mia suocera. Come mi piacerebbe poter dire sono stato fuori casa un mese, DA-SO-LO (da solo inteso solo con 1500 detenuti che sono sempre meno delle presenze giorno di mia suocera

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  10. avere troppi parenti è un carcere, anche troppi conoscenti.

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  11. Rospo,
    abito in un posto vicino ai carabinieri. Quando posteggiano davanti a una casa piuttosto che ad un altra, lì minimo c'è un ladro o un assassino che ha fatto a pezzi quel tizio che ... ne hanno parlato anche a "Chi l'ha visto?"

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  12. Non per criticare,
    ma quando vengo qui, quella rete sullo sfondo mi angustia.
    Mi da un senso di prigionia.
    Si potrebbe sostituirla con un mare aperto?
    Anche uno sbarco clandestino sarebbe più liberatorio.
    Grazie.

    P.S.
    Di solito si scrive quello che si vive.
    Vivi forse in una prigione?

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  13. Anche avere un orto infestato da erbacce, o un cane coi pidocchi o delle galline che non fanno uova è un carcere, e da stress da basso rendimento.

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  14. scherzate troppo sull'argomento. Pensate alle carceri sovraffollate italiane e pensate alla gente che vi si suicida. Pensate al limite ormai incomprensibile tra la vita e la morte, tra il bene e il male, tra il giusto e lo sbagliato, tra l'onesto e il truffaldino disonesto acclamato dalle masse.
    La televisione non ci fa più capire nulla, con i suoi film e i telegiornali mescolati assieme alla pubblicità. Discernere e non abbassare mai la guardia, ormai è impossibile.

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  15. Eu traduzi a página, fui fazendo as aproximações entre palavras e frases e gostei do que encontrei por aqui. Seu blogue é bonito, interessante. Sobre este texto em particular, fiquei pensando sobre as várias formas de prisão. Ontem mesmo assisti "Solaris" do mestre russo Andrei Tarkovsky e a prisão também estava lá. Dentro do homem. Talvez o pior tipo de confinemanto que existe.
    bjs!!

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  16. il carcere è la nostra società..sono le chiusure mentali..l'intolleranza che si respira..la voglia di non capirsi..
    il carcere è punizione..ma anche per chi non ha mai commesso reato..
    il carcere è una gabbia dove tutti noi ci stiamo dentro..chi tenta di liberarsi viene giudicato pazzo.
    bo avevo voglia di scrivere su questa parola è a cosa mi fa pensare..grazie per essere passata da me!!Il tuo blog è davvero moolto interessante..ti seguirò!!un bacio fede

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  17. secondo me il carcere dove noi siamo carcerieri di noi stessi, delle nostre paure e dei nostri vizi è un 'altra cosa dal carcere vero e duro delle sbarre. Oggi molti sono prigionieri dei giudizi degli altri. Noi viviamo in un contestoi sociale e purtroppo siamo soggetti e dobbiamo tener conto del giudizio degli altro mettendo in conto che quando gli altri avranno finito di segarci la vita, andranno su un'altra vita a segarla. Non si fermeranno, non si pentiranno, non ci aiuteranno. Questo è un carcere che va sopportato? Via le palle e i rompiballe dai piedi. Gastano la vita al mondo e basta.

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