mercoledì 9 dicembre 2009

L'ultima notte d'amore


Le donne africane, le marocchine, fanno un grande viaggio che è pieno di difficoltà, per arrivare a Tanger. Tanger è un grande porto verso l'Europa. Tanger è una città del Marocco lontana dalla Spagna due ore di mare. Quando le donne arrivano lì, vanno subito dal capo che è responsabile del viaggio, per pagare e andare in una sua casa che solo lui sa dov'è. Così le donne pagano due volte, perchè in questa casa ci sono anche gli uomini, che vogliono fare il viaggio. Come le donne pagano? Si, pagano due volte. Prima di entrare in mare e dopo. Allora, la prima volta è in quella casa piena di uomini, che prendono il corpo delle povere donne. Non c'è amore, ma solo corpi senza sentimenti. Le donne non possono dire NO, ma anche se lo dicessero sarebbe uguale. Sempre violenza, dentro e di fronte il mare, e in tutti e due c'è la morte. Il paradiso conta tanto e quello che conta, conta. Questa è la legge della natura. Il grande mangia il piccolo, è sempre così. Anche se le persone oggi hanno tanto, vogliono arrivare sulla Luna. Le leggi della natura non cambiano se non cambiamo i nostri pensieri e la nostra legge. La terra è una, perchè questa confusione? E' sempre un paradiso, sia di qui sia di là, ma quelli di là vogliono venire di qui e quelli di qui vogliono andare di là. In mezzo a "qui" e "là" c'è la vita, la violenza, la morte ...

2 commenti:

  1. Queste cose succedono in tutto il mondo. Io lavoro a Milano, a 50 km. da casa perchè qui non trovavo quel che cercavo. Durante il viaggio incontro un sacco di gente che fa il viaggio inverso e viene vicino o sotto a casa mia a lavorare perchè a Milano non trovano la pace e il nulla che c'è qui.
    E' come se una barca di clandestini marocchini incrociasse durante il viaggio una nave di turisti che va alle isole Canarie o a Casablanca.
    Camerieri, cuochi, interpreti a Casablanca non ne servono? Uno che ha studiato strada ne fa sempre più di uno che si affida alla buona sorte di un barcone.

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  2. Quello che affascina secondo me è la sfida del viaggio non la meta. Cosa se ne fa uno di un carico d'oro se poi non lo può riportare in Marocco per raccontare ai vecchi amici quanto gli è stata propizia la sorte?

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